Guida alla progettazione di un impianto di subirrigazione

La subirrigazione: una tecnica irrigua ad altissima efficienza

Cos'è la subirrigazione?

È la tecnica irrigua più avanzata che consiste nell'interramento delle ali gocciolanti a una profondità tale da irrigare le piante in prossimità del loro apparato radicale attivo. Essa deve mantenere umido il terreno e dare luogo a una risalita capillare dell'acqua.

Cosa bisogna sapere prima? 

Bisogna conoscere innanzitutto le caratteristiche chimico-fisiche del suolo nel quale si andrà a installare l'impianto, in base al tipo di terreno si determineranno portata e frequenze d'irrigazione. Inoltre bisogna conoscere il fabbisogno idrico e nutrizionale della coltura, la qualità dell'acqua disponibile e la conformazione del terreno, ovvero delle pendenze.

Quali sono i principali vantaggi di questa tecnica di irrigazione?

  • Uso efficente dell'acqua prossimo al 90%, affinchè non vi siano perdite dovute a evaporazione o percolazione.
  • Aumento della resa.
  • Riduzione drastica dello sviluppo delle erbe infestanti.
  • Irrigazione e somministrazione di fertilizzanti migliori e in posizione ottimale rispetto alle radici.
  • Minore compattazione ed erosione del terreno, maggiore ossigenazione.
  • Facilità delle operazioni in campo, possibilità di passaggio con mezzi agricoli senza dover rimuovere l'impianto

Gli svantaggi?

I limiti sono legati principalmente all'impiantistica ed agli accorgimenti che richiede, finalizzati all'eliminazione o riduzione di problemi quali l'occlusione chimica, l'intrusione delle radici nei gocciolatori, l'aspirazione del terreno e gli attacchi dei roditori.

Ecco come fare passo dopo passo.

  1. Fondamentale è la scelta di un sistema di filtraggio adeguato, perchè solo un'acqua di buona qualità impedirà ai gocciolatori di ostruirsi. La scelta dipenderà ovviamente dalla fonte di approvigionamento idrico e per eliminare particelle solide in sospensione, coma la sabbia, si useranno idricicloni, filtri a rete o a dischi, mentre per eliminare materie organiche quali alghe girini o limo si utilizzeranno i filtri a graniglia.
  2. Le ali gocciolanti dovranno soddisfare le seguenti caratteristiche: Essere dotati di protezione ROOTGUARD o in alternativa essere dotate di dispositivo antisifone. Essere dotate di gocciolatori a flusso turbolento e autopulenti. Avere uniformità di erogazione, ovvero ali gocciolanti autocompensanti.
  3. Inserire nei punti più alti dell'impianto delle valvole di sfiato a doppio effetto, capaci cioè di far fuoriuscire l'aria dall'impianto quando in esso scorre l'acqua e viceversa, fare entrare l'aria quando questo si ferma evitando che i tubi si schiaccino e aspirino terreno.
  4. Bisogna prevedere dei regolatori di pressione per proteggere l'impianto da colpi d'ariete e vibrazioni.
  5. Poichè l'efficienza del sistema dipende da interventi frequenti (più volte al giorno) in modo da garantire la somministrazione d'acqua in quantità uguali a quella utilizzata dalle piante, l'impiego delle apparecchiature che consentano il controllo automatico del sistema contribuirà a raggiungere l'obiettivo prefissato.